Crimini in Nagorno Karabakh: il dittatore Aliyev deve essere giudicato da un Tribunale Internazionale

 

La Federazione Assadakah Italia – Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Onlus condanna l’attacco militare dell’Azerbaigian al Nagorno Karabakh e denuncia i crimini di guerra commessi dall’esercito di Baku e la persistente violazione del diritto internazionale come i bombardamenti indiscriminati dell’artiglieria azera sui centri abitati da civili e di scuole, la decapitazione di un soldato armeno del Karabakh con esibizione trionfante della testa tagliata, fotografata e mostrata come trofeo sui social media e la barbara esecuzione di una coppia di anziani armeni cattolici nella loro abitazione nel villaggio di Talish, occupato il 2 aprile scorso dalle truppe dell’Azerbaijan. I due anziani sono stati uccisi con la loro figlia, a sangue freddo dopo aver loro amputato le orecchie.

La Federazione Assadakah Italia chiede che il dittatore dell’Azerbaigian Ilham Aliyev sia portato davanti a un Tribunale Internazionale per essere giudicato come criminale di guerra insieme agli ufficiali che si sono resi responsabili di queste atrocità.

La Federazione Assadakah Italia esprime forte preoccupazione per quanto sta accadendo nella regione del Nagorno Karabakh e paventa il rischio di una pulizia etnica e religiosa nei confronti della popolazione armena e cristiana da parte dell’Azerbaigian. Tale pericolo è motivato anche dal fatto che tra i soldati azeri che in questi giorni combattono in Nagorno Karabakh ci sarebbe anche un numero imprecisato di miliziani che lo Stato Islamico ha reclutato in Siria e in Iraq. Nel corso degli ultimi mesi, i media di Ankara e di Baku hanno pubblicato diversi articoli sulla presenza di foreign fighters azeri tornati in patria. Si tratta di circa 3000 combattenti, molti dei quali oggi si trovano in Azerbaigian e devono essere considerati dei pericolosi terroristi.

La Federazione Assadakah Italia accusa la Turchia di essere la “terza forza” che agisce nella regione del Nagorno-Karabakh, con l’obiettivo di attaccare la Repubblica Armena giudicata dal presidente Erdogan come la “più grande minaccia alla pace nel mondo”.  A distanza di oltre un secolo dal genocidio che ha causato la brutale uccisione di quasi 1,5 milioni di armeni, il timore è che la Turchia insieme all’Azerbaigian possa commettere un nuovo crimine contro l’umanità, eliminando la presenza dei cristiani dalla regione.

La Federazione Assadakah Italia chiede al Governo e al Parlamento Italiano di assumere un’iniziativa forte contro l’Azerbaigian, condannando le ostilità nei confronti del Nagorno Karabakh e i crimini perpetrati a danno della popolazione civile e dei soldati armeni. Occorre che l’Italia adotti una presa di posizione ferma anche per le pericolose conseguenze che dall’Azerbaigian possono arrivare in tema di terrorismo. Infine si chiede alle autorità di Baku di ritirare le forze armate dai territori occupati del Nagorno Karabakh, invitandole al rispetto dei patti internazionali e del cessate il fuoco.