Lettera al Governo: spot farsa dell’Unicef, chiede soldi per la Siria ma sostiene le sanzioni

Preg.mo signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Preg.mo signor Ministro degli Affari Esteri

la Federazione Assadakah Italia – Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Onlus esprime il proprio stupore per la campagna pubblicitaria che l’Unicef, anche attraverso specifici spot televisivi, sta portando avanti allo scopo di raccogliere fondi per combattere la denutrizione in Siria. Il nostro organismo, che nel corso del conflitto ha organizzato circa 100 missioni giornalistiche, portando nel paese arabo i più importanti giornalisti nazionali ed esteri, è ben consapevole che la situazione della malnutrizione dei bambini in Siria non possa essere risolta con raccolte di fondi da parte di soggetti che rappresentano la stessa comunità internazionale che ha deciso una serie sanzioni e un pesante embargo contro la Repubblica Araba Siriana.

La stessa interruzione dei rapporti diplomatici con Damasco è avvenuta a seguito di un massacro di civili – la strage di Houla, nel maggio del 2012– attribuito erroneamente alle forze vicine al governo siriano. Successivamente Rainer Hermann, il reporter di uno dei principali e più rispettati quotidiani tedeschi, la Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), l’unico sul posto, ha portato le prove inequivocabili che quel massacro fu compiuto dai cosiddetti ribelli e non invece dal governo di Damasco.
Oggi l’opinione pubblica e i media, non senza colpe, hanno scoperto che molti di quei ribelli erano pericolosi estremisti islamici, componenti delle milizie jihadiste che hanno contribuito a far nascere la più pericolosa organizzazione terroristica della storia recente: lo Stato Islamico.

Detto questo, gli spot e le campagne di raccolta fondi dell’Unicef, istituito dall’Assemblea Generale dell’ONU l’11 dicembre 1946 e oggi parte integrante dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, oltre ad avere carattere propagandistico, contraddicono le azioni di quegli stessi Stati che supportano l’organizzazione umanitaria, giacché una delle cause che aggrava la malnutrizione nel paese, oltre la guerra stessa, è l’assurdo embargo deciso nei confronti della Siria che colpisce prima di tutto, come dimostrano tutte le relazioni degli osservatori internazionali, la popolazione civile e, in particolare, le fasce più deboli: bambini, donne e anziani.

In virtù di queste considerazioni, signor Presidente del Consiglio dei Ministri e signor Ministro degli Affari Esteri, la Federazione Assadakah Italia, anche per contrastare con maggior efficacia il fenomeno terroristico dell’ISIS, rivolge un accorato appello affinché l’Italia, in tutte le sedi internazionali, promuova un’iniziativa per far cessare le inique sanzioni contro la Repubblica Araba Siriana, riattivando al più presto le relazioni con il legittimo governo di Damasco e consentendo allo stesso di riaprire la sua sede diplomatica a Roma.

Certi di un vostro interessamento, mi sia consentito di esprimervi

il senso più alto della mia considerazione e stima

Cordiali Saluti

Dott. Raimondo Schiavone

Presidente della Federazione Assadakah Italia
Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Onlus