Italia pronta a riaprire le relazioni diplomatiche con la Siria?

 

L’agenzia Russia Today ha informato nei giorni scorsi sulla visita a Roma di Mohamed Dib Zaitoun, capo dei servizi segreti siriani, e su quella del generale Manenti, direttore dell’AISE (Agenzia Informazioni Sicurezza Esterna) a Damasco con un incontro avuto il 9 luglio con lo stesso Assad. Cosa voleva il nostro governo?

Su mandato europeo, il governo italiano ha riaperto un dialogo interrotto nel 2011 con quello siriano per ottenere informazioni sui militanti jihadisti in previsione di un loro rientro nel continente europeo. L’Europa è sotto minaccia e la Siria possiede delle informazioni di fondamentale importanza per la sicurezza delle popolazioni europee.

Secondo Gulf News, Manenti avrebbe proposto di “aprire nuovamente le relazioni bilaterali tra governo italiano e siriano, favorendo una normalizzazione dei rapporti anche con altre cancellerie europee” ed eventualmente proponendo una visita ufficiale della rappresentante europea per gli affari esteri Federica Mogherini. La proposta sarebbe legata, quindi, ad un’eliminazione dell’embargo e ad una  normalizzazione dei rapporti con i paesi europei o con l’UE, in cambio di informazioni sulla realtà jihadista legata prevalentemente all’ISIS.

La novità della proposta sarebbe legata non tanto ad una richiesta per  un’uscita di scena di Bashar Al Assad, ma piuttosto nel proporre al governo  siriano un impegno formale per favorire un dialogo politico con le forze di opposizione al fine di ottenere una reale e solida transizione democratica.

 

(Fonte: http://contropiano.org/news/internazionale-news/2016/07/13/aleppo-truppe...