Rifugiati e migranti, arrivi dimezzati ma continua il ricorso ai trafficanti d'uomini

 

Il numero di rifugiati e migranti arrivati in Europa dal mare nei primi 6 mesi del 2017 rispetto al 2016 "si è più che dimezzato", tuttavia " in assenza di vie legali alternative, molti continuano a ricorrere a trafficanti senza scrupoli e a reti criminali rischiando di subire abusi e morire". Lo riferisce l'Unhcr, sottolineando che tra gennaio e giugno di quest'anno sono 99.865 i rifugiati e i migranti che hanno attraversato il Mediterraneo dal Nord Africa e dalla Turchia, rispetto ai 231.075 dello stesso periodo dello scorso anno. L'agenzia Onu per i rifugiati riporta che "the top five countries of origin during this period were Nigeria, Côte d'Ivoire, Bangladesh, Guinea Conakry and The Gambia". Nei primi 6 mesi del 2017 "74% of arrivals were men, 15% children, and 11% women".

L'Unhcr in un recente rapporto dal titolo "Desperate Journeys" riporta che i minori arrivi dipendono soprattutto da un "calo del 94% del numero di persone che hanno attraversato il mare dalla Turchia verso la Grecia" mentre il flusso della rotta dal Nord Africa verso l'Italia "è rimasto pressoché invariato rispetto all'anno precedente", con 83.752 persone arrivate alla fine di giugno e un calo nel periodo successivo. Nonostante il numero minore di vittime rispetto all'anno scorso, l'agenzia Onu sottolinea che "la probabilità di morire nel tentativo di raggiungere l'Europa rimane a livelli estremamente allarmanti".

Secondo il rapporto sono 2.253 le persone sono morte o disperse in mare nei primi 6 mesi del 2017 e "almeno 40 hanno perso la vita nel tentativo di entrare in Europa o di passare da un Paese europeo ad un altro attraverso rotte via terra". Nello stesso periodo dell'anno scorso morirono 2,896 persone. Dal rapporto emerge che molti migranti e rifugiati che hanno raggiunto l'Italia dalla Libia sono sopravvissuti a traversate pericolose del deserto e ad abusi. Il documento riporta inoltre che circa 11.400 di coloro che hanno raggiunto l'Italia nella prima metà dell'anno sono minori non accompagnati e che tra gennaio e giugno oltre il 40 per cento dei richiedenti asilo arrivati in Italia hanno ricevuto una forma di protezione. Il rapporto evidenzia poi un aumento del numero di arrivi in Spagna, con "9.500 persone giunte da gennaio, la maggior parte via mare, rispetto alle 4.936 dello stesso periodo dell'anno precedente". Infine, secondo l'Agenzia Onu, "chi si è spostato irregolarmente dalla Grecia e dalla Bulgaria ha segnalato di avere subito abusi ad opera di trafficanti, oltre al fatto di essere stato picchiato e assalito dai cani della polizia" e sono continuate ad arrivare "segnalazioni di respingimenti ad opera di autorità statali in Bulgaria, Croazia, Grecia, Macedonia, Serbia, Ungheria, Romania e Spagna".

 

Fonte: Ansamed