Siria: Assad, grazie alla Russia ancora pochi mesi per la vittoria finale

 

La guerra in Siria sarà "presto" vinta dalle forze del presidente Bashar al Assad. Lo ha detto lo stesso Assad parlando in un'intervista al network americano Nbc alla vigilia della visita del segretario di Stato Usa John Kerry a Mosca. Citato dall'agenzia Sana, Assad ha affermato che "negli ultimi tempi l'esercito siriano (governativo) è avanzato molto". E per la vittoria "non ci vorrà più di qualche mese".

Assad ha riconosciuto il sostegno "cruciale" da parte dell'alleato russo. Con Mosca, afferma il raìs, l'intesa non è basata su "accordi" ma su "valori". Sul ruolo degli Usa nella "lotta al terrorismo", Assad considera non efficaci i raid "illegali" americani mentre elogia quelli "legali" compiuti dai russi. "La realtà - ha detto - è che da quando sono cominciati i bombardamenti americani, il terrorismo si è allargato e prevaleva. Si è ridotto solo quando sono intervenuti i russi". Questo, per Assad, è dovuto al fatto che gli Stati Uniti non vogliono sconfiggere il terrorismo bensì "usare i terroristi per far cadere il governo in Siria".

Assad afferma inoltre di non essere in grado di dire chi abbia ucciso Marie Colvin, la reporter americana morta a Homs, in Siria, nel 2012 in seguito a un bombardamento di artiglieria.

Nei giorni scorsi la famiglia ha ufficialmente fatto causa al governo siriano, accusandolo di aver ucciso la pluri-premiata giornalista di guerra, all'epoca corrispondente per il The Sunday Times.  "Nessuno sa se lei è stata uccisa da un missile, e se sì quale missile. Né si sa da dove veniva il missile, e come. Nessuno ha le prove".

Assad ha poi ribadito la linea difensiva del regime, ricordando che Colvin era entrata in Siria "illegalmente": "era entrata con i terroristi", in riferimento agli attivisti e ai ribelli che allora operavano nella zona di Homs.