L'ambasciatore armeno è cittadino di Mandas: "La memoria del mio popolo come inno di pace"
Con l'inaugurazione della mostra dedicata al genocidio armeno e con l'attribuzione della cittadinanza onoraria all'ambasciatore della Repubblica armena Sargis Ghazaryan, Mandas ha inaugurato la nona edizione del Festival internazionale della letteratura di viaggio intitolato a D.H. Lawrence.
La strada che si è deciso di percorrere non conduce verso luoghi di quiete o consolazione. Porta alla memoria di un crimine contro l'umanità dimenticato per decenni e che ancora la Turchia - nonostante il richiamo del Papa - continua a negare. Si è invece trattato del primo genocidio del Novecento, costato la vita a un milione e mezzo di persone.
In un tempo in cui le guerre insanguinano il Medio Oriente e continua la diaspora di comunità perseguitate, il richiamo al dovere della memoria appare quanto mai necessario.
Proprio mentre si trovava a Mandas, l'ambasciatore è stato informato di un pericoloso rigurgito di violenza nei confronti del suo popolo.
"Cent'anni dopo il genocidio, purtroppo, siamo costretti a confrontarci con un grave fenomeno: l'armenofobia propagandata dall'Azerbaigian. E i risvolti sono gravi, come il bombardamento, ieri, da parte dell'Azerbaijan, di villaggi armeni, che ha causato la morte di tre donne anziane e il ferimento di due civili. Ci appelliamo oggi alla comunità internazionale per una risposta adeguata al tentativo del regime azero di siluramento del processo di pace in Nagorno Karabakh."
La mostra,"100 anni di silenzio. Gli ultimi sopravvissuti al Genocidio Armeno", realizzata a cura di Assadakah Sardegna, si potrà vedere sino a domenica. Le foto dei testimoni del massacro, oggi ultracentenari, sono di Romolo Eucalitto.
Fonte: http://www.unionesarda.it/articolo/cultura/2015/09/25/l_ambasciatore_arm...